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A partire dal gennaio 2023, la cannabis industriale e i prodotti a base di canapa stanno vivendo una svolta epocale in Europa. Nuove regole sono entrate in vigore, uniformando i limiti di THC (tetraidrocannabinolo) per la coltivazione della cannabis industriale e la commercializzazione di alimenti, oli e farine a base di canapa in tutti i paesi europei.

Queste regole rappresentano una mossa cruciale per mettere ordine in un settore che ha a lungo lottato con leggi ambigue e incertezze legislative. Ma cosa è cambiato concretamente con queste nuove normative per chi realizza prodotti a base di canapa?


Soglie di THC Uniformi

Uno dei punti chiave di questa nuova regolamentazione è l’istituzione di soglie massime di THC uniformi. A partire dal gennaio 2023, per l’olio di semi di canapa, il massimo consentito è di 7,5 mg/kg, mentre per alimenti come semi e farine il limite è di 3 mg/kg. Questo significa che i produttori dovranno attenersi a questi limiti rigorosi per garantire la conformità dei loro prodotti.

 

Etichettatura Chiara e Accurata

Oltre alle soglie di THC, un altro aspetto importante di queste nuove normative è l’obbligo di etichettatura chiara e accurata. A partire dal gennaio 2023, i prodotti devono riportare in modo chiaro e leggibile il contenuto di THC per dosaggio. Questo garantirà che i consumatori siano pienamente informati sulla composizione dei prodotti a base di canapa, contribuendo a una maggiore trasparenza e sicurezza.

 

Una Sentenza che ha Aperto la Strada

Questi sviluppi sono stati influenzati da una sentenza della Corte suprema di giustizia di Strasburgo risalente al novembre 2020. La sentenza ha riguardato un prodotto di sigarette elettroniche al CBD, sequestrate in Francia. La Corte ha obbligato la Francia a permettere la libera circolazione in commercio di prodotti legalmente fabbricati in altri paesi europei, basandosi sul trattato unico sulla libera concorrenza europea.

 

Sfide e la strada ancora da compiere

Nonostante questi progressi, ci sono ancora alcune sfide da affrontare. L’estrazione di CBD e cannabinoidi dalla canapa non ha ancora una legislazione chiara e uniforme in Europa. Inoltre, la legislazione italiana continua a considerare la pianta di canapa come stupefacente, indipendentemente dal contenuto di THC, creando incertezze per chi fa estrazione. Non solo, gli stessi acquirenti di prodotti a base di canapa sono in balia di informazioni contrastanti. Negli ultimi tempi sempre più produttori del settore food&beverage hanno puntato ad ingredienti a base di canapa per innovare e distinguersi sul mercato. Non sempre riuscendo a trovare informazioni esaustive circa le modalità di uso ed etichettatura.

 

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Conclusioni

In sintesi, l’Europa sta facendo passi avanti significativi per regolamentare la cannabis industriale e i prodotti a base di canapa a partire dal gennaio 2023. L’uniformità delle soglie di THC e l’etichettatura chiara promettono una maggiore trasparenza e sicurezza per i consumatori. Tuttavia, ci sono ancora sfide da superare, soprattutto per quanto riguarda l’estrazione di CBD.

 

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